Negli ultimi giorni è emersa con forza una realtà preoccupante: la Sicilia risulta sul fondo della classifica in Italia per quanto riguarda l’indice di lettura, un sintomo di una crisi culturale che merita attenzione e risposte concrete.
Ma vediamo alcuni dati al riguardo:
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Solo il 25 – 27 % dei siciliani sopra i 6 anni ha letto almeno un libro (non scolastico/professionale) nell’ultimo anno, il dato più basso fra tutte le regioni italiane (fonte Reddit);
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Tra i giovani tra 16 e 17 anni, solo il 29 % legge abitualmente, contro una media nazionale del 52,4 % (fonte Palermo Taday);
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Il panorama si fa ancora più buio fra i bambini: solo il 33,8 % dei 6 – 17 anni legge regolarmente, rispetto a più del 57 % rappresentato a livello nazionale (fonte laSicilia), mentre è stato constatato che il 69,5 % dei minori non ha letto neanche un libro (fonte Agenparl.eu).
Oltre all’abitudine individuale, pesano in modo significativo le tante lacune strutturali:
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Su 391 comuni siciliani, solo 273 dispongono di una biblioteca, spesso mal attrezzata: circa l’11,7 % delle biblioteche promuove progetti per persone in povertà, un dato inferiore alla media nazionale (fonte Reddit).
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Mentre l’indice di patrimonio bibliotecario è tra i più bassi d’Italia, con soltanto 2 libri per abitante, contro i 7 della Provincia Autonoma di Trento (fonte Tp24).
Le cause di un divario radicato
A causare un tale divario fra la Sicilia e le altre regioni italiane non è solo la mancanza di volontà (così come ha voluto sottolineare qualcuno ndr), ma diversi fattori che ormai caratterizzano il Sud. Vediamone alcuni:
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Livello socio-economico e formativo: il titolo di studio influisce fortemente: più sono elevati gli studi, più alta la propensione alla lettura .
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Digital divide: il Sud e le Isole fanno registrare tassi molto più bassi di lettura digitale, tra e-book e audiolibri .
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Superficialità del tempo libero: ritmi frenetici, social media e intrattenimento rapido hanno ridotto il tempo dedicato alla lettura qualitativa.
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Carenza infrastrutturale: biblioteche poche e poco curate, mancanza di spazi di approfondimento, organizzazione culturale poco coordinata .
Non tutto è perduto: il potenziale esiste!
Un segnale positivo arriva, per fortuna, proprio dal mondo dell’editoria siciliana. Negli ultimi anni, infatti, le case editrici dell’Isola non solo sono aumentate di numero, passando da 60 a 87 tra 2015 e 2019, con una produzione che si è quasi raddoppiata. Ma c’è, senza dubbio, un tessuto culturale in fermento, pronto a essere valorizzato.
Analogamente, a livello nazionale si registra una crescita del mercato per ragazzi, con fumetti, graphic novel e romance in cima, senza contare i formati innovativi che incontrano nuovi lettori .
Ma come affrontare il “blocco del lettore” e ritrovare il piacere di leggere?
Visto che possiamo fare sempre di più, non disperiamo e cerchiamo di guardare il bicchiere mezzo pieno. Perciò vogliamo condividere con voi alcune strategie, semplici e alla portata di tutti, per far partire (o RIpartire) un’abitudine sana, come quella di leggere qualche pagina nel corso delle nostre giornate. Procediamo:
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Fissa un piccolo obiettivo, ad esempio 10 pagine al giorno: bastano 3.650 pagine in un anno, spesso sufficienti per completare 5 – 6 libri .
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Scegli quello che ti piace davvero: non bisogna sentirsi costretti a leggere capolavori universali, né seguire necessariamente le mode del momento. Leggi ciò che ti interessa e coinvolge maggiormente.
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Alterna i formati dei libri da leggere: prova audiolibri durante i viaggi, e-book sul telefono o graphic novel con temi in sintonia con te. Vedrai che la voglia di leggere, ascoltare e scoprire nuove storie verrà da sé!
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Leggi in gruppo: i book club e i circoli di lettura sono ideali per condividere entusiasmo e costanza. Leggere insieme agli altri non soltanto può darci uno stimolo a continuare, ma può anche fornire nuove ispirazioni.
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Fai della lettura un momento “protetto”: metti via il telefono, spegnilo durante la lettura, concediti un’ora serena senza interruzioni. Essere presenti, nel momento presente, è importante per se stessi e dà maggior valore alle azioni che compiamo.
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Approfitta delle biblioteche e del prestito digitale: scegli la tua biblioteca di quartiere – si può iniziare da strutture come la Mediateca “Vincenzo Bellini” di Catania – e iscriviti a sistemi come MLOL per prendere in prestito e-book gratuitamente.
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Coinvolgi i bambini nella lettura sin dai loro primi mesi di vita: leggi con loro, scegli libri illustrati, rendi la lettura un momento condiviso, piacevole e rilassato. È dimostrato che la lettura incrementa lo sviluppo del linguaggio, la stimolazione cognitiva e lo sviluppo emotivo e relazionale.
La lettura è un’abilità che si costruisce nel tempo. Non serve talento innato, ma regolarità, curiosità e un pizzico di volontà. La situazione siciliana è difficile, lo sappiamo, ma non senza rimedio. Il fermento editoriale, i format innovativi e i percorsi condivisi possono invertire la rotta. Leggere significa anche prendersi un momento per sé, rallentare, conoscere, sognare, crescere. Con pochi strumenti e qualche buona abitudine, chiunque può ritrovare quel piacere profondo che un libro può dare.
Francesca Brancato