Non avere fretta! Il tempo che “perdi” per cercare un libro lo recupererai leggendolo!

Beach Read: storia e futuro dei Romanzi da Spiaggia. Ecco le nostre proposte

Scopri la storia del beach read, il romanzo da spiaggia che ogni estate conquista lettrici e lettori. Dall'Ottocento al 2025, tra marketing editoriale, leggerezza e nuove tendenze.

Lug 9, 2025

Ogni estate, tra ombrelloni, creme solari e granite al limone, arriva puntuale anche lui: il beach read, ovvero il romanzo da spiaggia. Ma cosa significa davvero questa espressione? E da dove nasce?

Come racconta il New Yorker nell’articolo The Invention of the Beach Read (Katy Waldman, luglio 2024), quella che oggi sembra una semplice etichetta di marketing ha in realtà una lunga e affascinante storia culturale, iniziata ben prima dell’avvento degli e-book reader e delle stories di Instagram.

Un’invenzione editoriale dell’Ottocento

Si tratterebbe infatti di una tradizione che affonda le sue radici negli ultimi decenni del XIX secolo, epoca di grande trasformazione sociale, che vede tra le maggiori novità: la rivoluzione industriale, le ferie estive borghesi, le prime villeggiature balneari accessibili grazie alla rete ferroviaria.

Secondo la storica Donna Harrington‑Lueker, pare infatti che già intorno al 1870 i giornali statunitensi iniziassero a raccomandare letture per l’estate, suggerendo titoli adatti al relax, alla leggerezza e alla portabilità. Nascono così le prime “edizioni estive”, libri tascabili venduti nelle località turistiche o nei pressi delle stazioni ferroviarie. Questi romanzi, per lo più scritti da donne e destinati a un pubblico femminile, combinavano storie d’amore, emancipazione e avventura, ambientate in luoghi di villeggiatura e ricche di dinamiche sociali. Alla fine, però, tornava sempre l’equilibrio: l’amore trionfava, l’estate finiva e si ritornava “al proprio posto”.

Leggerezza o letteratura?

Ma torniamo ai nostri tempi. Ancora oggi il termine beach read suscita dibattito: è solo un modo elegante per dire “romanzo frivolo”? Oppure indica anche libri che possono contenere profondità emotiva e narrativa, pur mantenendo un tono accessibile?

Nell’articolo del New Yorker si sottolinea come il beach read sia un rito borghese, prima ancora che un genere letterario. Cito: “La narrativa estiva nasce per dare forma all’identità del lettore in vacanza. È una lettura che costruisce uno spazio mentale in cui sentirsi liberi di esplorare, fantasticare, emozionarsi senza giudizio”. In questo senso, quindi, il beach read non è un genere, ma un mood, uno stato d’animo, un’emozione quella della leggerezza consapevole, del piacere narrativo, della sospensione dalle fatiche quotidiane.

E oggi? Cosa leggiamo sotto l’ombrellone?

Oggi più che mai il concetto di beach read è vivo e vegeto. Basta osservare le tendenze editoriali estive 2024–2025 per capire che il mercato continua a costruire l’estate letteraria come un momento a sé, con caratteristiche ricorrenti:

  • Narrativa rosa e relazionale: autrici come Emily Henry (Book Lovers, Happy Place), Taylor Jenkins Reid (Malibu Rising, Daisy Jones & The Six) e Ali Hazelwood, definita la regina dello “STEMinist” romance (Bride e Not in Love) dominano le classifiche internazionali;

  • Thriller “solari”: romanzi gialli e/o thriller ambientati in località estive, con ritmi serrati ma non troppo oscuri, come nel caso dei cosiddetti cozy mystery ambientati in Paesi del Mediterraneo;

  • Memoir e autobiografie ispirazionali: un trend sempre più diffuso, che unisce leggerezza e profondità personale, come nel caso di Lezioni di chimica di Bonnie Garmus, capace di commuovere e intrattenere;

  • Letteratura feel-good: romanzi che fanno bene al cuore, tra piccole rivoluzioni quotidiane, ironia e crescita personale. Molto amati anche nel segmento “romanzi di comunità”.

Il beach read del futuro: sostenibile, digitale, relazionale

Le nuove generazioni di lettrici e lettori cercano storie che rispecchino i loro valori: sostenibilità, inclusività, consapevolezza. E il romanzo estivo si adatta di conseguenza, per cui troviamo una maggiore diffusione di:

  • formati digitali (eBook, audiolibri), tra chi vuole portarsi in valigia una libreria intera;

  • club del libro estivi, eventi in spiaggia, festival itineranti, letture al tramonto, che uniscono e creano situazioni di confronto diretto con altri lettori;

  • autori emergenti, di storie “altre”, di voci nuove. Così il beach read non è più solo evasione, ma si fa anche scoperta.

Nel panorama italiano, molte case editrici indipendenti — tra cui la stessa Sampognaro & Pupi — stanno esplorando nuove narrazioni estive legate al territorio, all’identità e alla relazione con la natura, rilanciando il beach read come esperienza di lettura radicata nei luoghi.

Ecco allora alcuni nostri consigli di lettura, che fanno riferimento alle categorie sopracitate:

 

Francesca Brancato

Articoli Correlati

A Napoli nasce Luce, la libreria emotiva che illumina il Vomero
A Napoli nasce Luce, la libreria emotiva che illumina il Vomero

Secondo la visione di Marone, Luce rappresenta un faro nel vuoto emotivo ed empatico contemporaneo, con un occhio attento al protagonismo femminile e alla riscoperta di qualità considerate “deboli”, come vulnerabilità e sensibilità, divenute invece punti di forza e di connessione sociale.

Iscriviti alla newsletter

Accessibility Toolbar

0
Il tuo Carrello